domenica 14 ottobre 2012

Wef: Global Risks 2012

All’inizio dell’anno, l’11 gennaio per la precisione, il Wef ha pubblicato la settima edizione del Global Risks 2012 (http://www3.weforum.org/docs/WEF_GlobalRisks_Report_2012.pdf) nel quale vengono evidenziati alcuni rischi globali.

L’analisi prende in considerazione 50 rischi mondiali suddivisi in 5 categorie: economici, ambientali, sociali, geopolitici e tecnologici.

In estrema sintesi, utilizzo e traduco la prima riga del comunicato stampa del Wef in quanto ricca di significati: La vulnerabilità del mondo a nuovi shock economici e sconvolgimenti sociali rischia di compromettere i progressi generati dalla globalizzazione.

Nelle 5 categorie di rischi globali come sopra elenco quelli maggiormente preoccupanti.

-         Economia: crisi di liquidità e disuguaglianza nei redditi.
-         Ambiente: emissione di gas (effetto serra).
-         Sociale: mancanza d’acqua.
-         Geopolitica: corruzione generalizzata in aumento.
-         Tecnologia: attacchi cibernetici.

Nel rapporto di 64 pagine redatto ovviamente in inglese (faccio una parentesi sull’importanza di tale lingua) viene quindi spiegato che gli squilibri di bilancio cronici e le profonde disparità di redditi sono i rischi giudicati più suscettibili di concretarsi nei prossimi 10 anni (uno è già quasi passato…). Secondo l’inchiesta effettuata su 469 esperti e leader economici, questi rischi minacciano la crescita mondiale perché sono degli elementi conduttori di nazionalismo, populismo e protezionismo in un momento dove il mondo resta vulnerabile alle crisi finanziarie sistemiche ed a delle probabili penurie di acqua e di prodotti alimentari. Vediamoli rapidamente.

-         Elementi conduttori di nazionalismo: emerge che il numero crescente dei pensionati dipendenti da Stati soffocati dai debiti, le scarse prospettive per i giovani ed il divario crescente tra i ricchi ed i poveri con la sparizione della classe media alimentano il risentimento sociale.
-         Elementi conduttori di populismo: le politiche, le norme e le istituzioni del ventesimo secolo rischiano di non portare alcuna protezione in un mondo sempre più complesso ed interdipendente. La debolezza delle salvaguardie esistenti rende la società vulnerabile nei confronti ai rischi legati alle nuove tecnologie, all'interdipendenza finanziaria, all’esaurimento delle risorse ed al cambiamento climatico. Vedi il disastro di Fukushima.
-         Elementi conduttori di protezionismo: le nostre vite quotidiane dipendono quasi interamente da sistemi collegati on-line. Questi sistemi ci espongono a degli individui, delle istituzioni e delle nazioni malintenzionati che, sempre maggiormente, hanno la capacità di scatenare a distanza ed in modo anonimo devastanti attacchi informatici. Vedi la Primavera araba e/o le sommosse a Londra.

Questo report mi è scappato e me ne sono accorto solo questo giovedì, nonostante abbia già parlato del Wef non più tardi dello scorso 9 settembre, vedi il “Global Competitiveness Report 2012-2013”. Ma io sono un “bravo analista” e so per certo che il caso non esiste. Succedono delle cose che non capiamo immediatamente e quindi che non accettiamo subito, ma dopo qualche tempo abbiamo una panoramica più ampia e riusciamo a comprendere quanto accaduto in precedenza.

In questa occasione è lo stesso ed è un bene che abbia realizzato la presente analisi in questo particolare momento per San Marino in quanto particolarmente adatta al periodo storico.

In effetti, le 5 categorie ed i relativi rischi evidenziati sono stati prodotti dagli esperti autorevoli del Wef, ma ci riguardano da vicino. Nel settore economico “la crisi di liquidità” del nostro sistema finanziario e “la disuguaglianza nei redditi” tra privato e pubblico rischiano di portare a dei disordini pubblici in caso di peggioramento della crisi. I rischi nel settore ambientale ci interessano parzialmente tenendo conto della ridotta dimensione territoriale del nostro paese, anche se dobbiamo tener conto e combattere l’effetto serra. Nel settore sociale la “mancanza d’acqua” ci riguarda, e come, visto che siamo totalmente dipendenti dall’Italia per quanto riguarda l’approvvigionamento idrico, e non solo. Le prossime guerre saranno per l’acqua e non più per il petrolio. Nel settore geopolitico ed in particolare per quanto riguarda la “corruzione generalizzata in aumento” è come sfondare una porta aperta e non mi dilungo maggiormente. Vedi anche in Italia. L’ultimo settore, quello tecnologico, ma non quello meno importante, mostra un’elevata vulnerabilità nei confronti degli “attacchi cibernetici” e basta osservare gli ultimi attacchi hacker nel mondo.

Nessun è profeta in patria, ed a San Marino a maggior ragione, ma io vi chiedo cortesemente di prendere in considerazione i lavori prodotti, gratuitamente, dagli esperti internazionali che sanno di cosa parlano. Io, modestamente, cerco solo di pubblicizzare degli studi internazionali applicabili a San Marino nell’intento di migliorare le cose in quanto direttamente interessato come cittadino sammarinese. Poi mi sento quasi obbligato a farlo perché mio figlio è nato il 3 settembre. Sarà un caso? Ho appena detto che il caso non esiste… In questo caso (ci sono o non ci sono i casi?) specifico gli esperti sono quelli del Wef, in precedenza erano quelli della Banca Mondiale per esempio.

Dal 1993 sono professionalmente sui mercati finanziari (dal 1985 come appassionato) e Vi assicuro che la frase “questo non può succedere” non si applica né al settore economico finanziario né a nessun altro. Tutto può accedere. Bisogno accettarlo con umiltà e fare attenzione alle proprie azioni in quanto generano conseguenze quasi sempre imprevedibili.

In fondo, nessun mammifero si genera da solo. Se non possiamo auto-crearci, come possiamo solo per un attimo pensare di poter gestire il futuro, soprattutto se abbiamo operato in modo amorale.

La crisi del debito pubblico, il deterioramento dell’economia mondiale e tutti i rischi evidenziati dagli esperti del Wef provengono, a mio modesto parere, dalla stessa origine: una mancanza di morale. Vedi gli scandali politici italiani. Anche la nostra bellissima Repubblica soffre dagli stessi mali.

Da “bravo analista” penso che se date una bacchetta magica ad una persona amorale, questa non riuscirà a sistemare le cose.

Giovanni Maiani